Questo vale per gli edifici esistenti
L'involucro edilizio isolato in modo ottimale - ad esempio con lana minerale - è il passo più importante verso una maggiore efficienza energetica.
La legge sull'energia degli edifici (GEG), entrata in vigore nel novembre 2020, si concentra su una considerazione più completa degli edifici esistenti. Di conseguenza, dal 1° maggio 2021 si applicheranno nuovi requisiti per gli attestati di prestazione energetica.
I proprietari di piccoli edifici residenziali con un massimo di quattro unità abitative, per i quali la domanda di costruzione è stata presentata prima del 1° novembre 1977 e che non sono stati ammodernati energeticamente in seguito, sono obbligati a dimostrare il fabbisogno energetico e quindi anche la qualità complessiva dell'edificio con il cosiddetto certificato di fabbisogno energetico. Per tutti gli altri edifici residenziali è sufficiente il cosiddetto certificato di consumo energetico. Fino ad oggi, questo dato poteva essere determinato in modo semplice e poco costoso dai dati di consumo degli ultimi tre anni. Tuttavia, poiché i dati energetici così determinati dipendono fortemente dal comportamento dell'utente e rivelano poco sulla qualità energetica dell'edificio, il legislatore ha apportato delle modifiche.
Dal 1° maggio 2021 il certificato di consumo energetico dovrà specificare in modo più dettagliato il bilancio energetico dell'edificio. A tal fine, l'edificio deve essere ispezionato in loco, documentato con foto e devono essere raccomandate misure di ammodernamento. Il nuovo GEG e le relative nuove certificazioni di prestazione energetica e raccomandazioni per l'ammodernamento mostrano che molti aspetti devono essere significativamente intrecciati per ottenere un risparmio energetico e di CO₂ a lungo termine negli edifici. I proprietari di case che intendono comunque ristrutturare il loro immobile residenziale possono ora trarre un doppio vantaggio se fanno redigere il loro nuovo certificato di consumo energetico insieme a una tabella di marcia individuale per la ristrutturazione (iSFP).
Lo Stato pagherà fino all'80% dei costi per la preparazione dell'iSFP da parte di un consulente energetico. Allo stesso tempo, riceverete anche un piano d'azione ben ponderato e opzionale per la ristrutturazione energetica economica dell'edificio.
Fonte: FMI Fachverband Mineralwolleindustrie e.V. / Delia Roscher